Il trapianto di capelli è una pratica molto utilizzata al giorno d’oggi. Sono soprattutto gli uomini, i più colpiti dalla calvizia, a rivolgersi a questo trattamento. Ciò non significa che non vi siano donne a richiederlo.
L’era della parrucca non si è conclusa ma è andata molto a diminuire grazie alle moderne tecnologie che consentono di avere ancora una volta una chioma fluente e naturale nonostante la caduta dei capelli. Vediamo perciò come funziona il trapianto e in cosa consiste.
Chiaramente non dobbiamo pensare a questa soluzione perché vediamo cadere dei capelli. Non dimentichiamoci infatti che il loro ciclo vitale prevede proprio una nascita, una crescita e infine la morte. Tutti i capelli sono destinati a cadere per essere poi sostituiti con altri nuovi. Un capello vive tra i 2 e i 6 anni.
Durante la fase di crescita, conosciuta come fase ànagen, i capelli crescono ogni mese di 1 2 centimetri. Tale fase dura dai 2 a un massimo di 6 anni. Durante la fase càtagen, che dura tra le 2 e le 4 settimane, il capello smette di crescere e inizia a riposarsi. C’è infine la fasa Tèlogen che dura tra i 2 e i 4 mesi, termina con la caduta del capello. Nello stesso punto spunta subito dopo il fusto pilifero, cioè cresce uno nuovo capello a sostituire quello che invece cade.
A un certo punto però questo meccanismo può incepparsi ed ecco che i capelli caduti, diventano più di quelli che rinascono. La conseguenza visiva è che la chioma si dirada e pian piano le calvizie avanzano.
Una tecnica di trapianto molto apprezzata è in realtà l’autotrapianto di capelli. In pratica vengono trapiantati capelli presi da un’altra area della testa, di solito dai lati o dalla bassa nuca.
Vengono prelevati per poi essere innestati nella nuova zona colpita da una calvizia o da un diradamento. C’è comunque da dire che i follicoli che vengono prelevati non ricrescono nella zona che li ha donati. Ecco perché lo specialista va a prelevare solo la dove ci sono molti follicoli. Quando vengono trapiantati invece, dovranno sottostare a un periodo di transizione così da riprendere il nuovo ciclo di vita abituale. Occorrono un paio di mesi per vedere ricrescere perciò i capelli nella zona che prima era calva o rada.
Per quanto riguarda i vantaggi invece, non mancano di certo. Per prima cosa non ci sono cicatrici. La fase post-operatoria viene caratterizzata da un po’ di gonfiore e un leggero dolore momentaneo ma poi non restano segni.
Invece, in relazione al costo del trapianto di capelli, non è possibile dare un costo standard in quanto tanto cambia non solo in base al medico che fa l’operazione ma anche e soprattutto in base alla zona che è stata colpita dalla calvizia, qual è la struttura follicolare e chiaramente quali sono le caratteristiche dei capelli del paziente.
Lo scopo finale comunque è quello di offrire al paziente un effetto naturale e bello da vedere.