La Sindrome di Stoccolma trae nome da un evento realmente accaduto e del rapporto che si era instaurato tra dei rapitori di una banca ed i clienti presi come ostaggi.

Oggi rappresenta un distorto rapporto affettivo che può venirsi a creare tra il sequestratore ed il suo ostaggio, non necessariamente per chiedere un riscatto, può trattarsi di bambini abusati, ma anche in famiglia come le donne maltrattare dai mariti, tutti eventi che portano il soggetto a maturare dei sentimenti nei suoi confronti.

E’ una particolare dipendenza psicologica dove la vittima di abusi o di violenza, sviluppa un’idea positiva nei confronti del suo carnefice, diventando spesso totale sottomissione volontaria o vero e proprio amore, può riguardare rapitori ed ostaggi di qualunque età, sesso o estrazione sociale.

Non importa quale sia lo scopo del rapimento, i soggetto una volta presa coscienza della situazione in cui si trova, ripone tutta la fiducia nel suo aguzzino, instaurando un legame tanto più forte quanto più tempo trascorrono insieme.

In questa situazione la persona vivendo a stretto contatto con il sequestratore in totale isolamento stringe per così dire un’alleanza, soprattutto perché la sua sopravvivenza dipende tutto dal rapitore, che gli fornisce il cibo, l’acqua tutti elementi indispensabili per vivere, proprio per questo la vittima prova un senso di riconoscenza e di gratitudine.

Il legame è ancora più saldo se il prigioniero riceve piccole gentilezze, che rendono più forte l’unione, arrivando a giustificarne i comportamenti ed illudendosi di capire le motivazioni e se non si verificano casi di abusi o di violenze, la vittima dipende completamente da lui.

E’ un meccanismo di difesa che il cervello mette inconsciamente in atto per non subire uno shock emotivo, col tempo e la continua vicinanza l’autostima della vittima è quasi del tutto annientata e non serberà alcun rancore, pur vivendo una situazione che la logorerà nel tempo.

Il primo passo è quello di spezzare questa catena di illusioni ed in alcuni casi questo amore malato, per uscire da una situazione irreale e tornare nuovamente nel mondo reale e reinserirsi tra la gente. Per un consulto con uno psicologo online, consigliamo lo Studio Farrace che riceve nel suo studio di Pescara, esperti nella risoluzione dei principali problemi psicologici: per maggiori informazioni clicca qui