La revisione periodica della caldaia andrebbe fatta almeno una volta l’anno per garantire un sistema perfetto senza problemi di produzione dell’acqua calda sanitaria. Questi sono gli interventi sempre inclusi.

Pressione della caldaia

La pressione della caldaia è uno di questi valori che un bravo tecnico della manutenzione e assistenza caldaie Immergas a Roma controlla sempre per assicurare la produzione di acqua calda sanitaria. Di solito, la pressione deve esser compresa tra uno e  due bar, ma ogni modello vuole un valore preciso. Il tecnico della manutenzione e assistenza caldaie Immergas a Roma regolare la pressione ed eventualmente ricerca al causa di una pressione che subisce troppo spesso delle variazioni.

Pulizia completa

Uno dei lavori più importanti e principali che vengono svolti durante la revisione periodica è la pulizia della caldaia. Con il passare del tempo e il funzionamento del sistema per la produzione di acqua calda sanitaria, è normale che si depositi dello sporco su tute la parti interne. I residui possono esser formati da polvere, fuliggine che si genera durante la combustione, impurità trasportata del gas, calcare presente nell’aria e simili. Tutto quanto deve esser rimosso prima che si incrosti e comprometta le funzioni dell’apparecchio in uso.

Parti da sostituire

Il tecnico della manutenzione e assistenza caldaie Immergas a Roma verifica lo stato di usura della parti della caldaia. Per pervenire rotture e guasti nel tempo, le sostituisce prima che si rompano del tutto. È fondamentale rivolgersi a un tecnico abilitato dalla casa madre per avere accesso alla parti di ricambio originali.

Certificazioni rilasciate

In seguito a un intervento di revisione periodica, il tecnico della manutenzione e assistenza caldaie Immergas a Roma rilascia sempre tutte le certificazioni del caso. Se è previsto, esegue alcuni controlli per verificare che l’apparecchio in possesso rispetto i limiti di legge che riguardano i consumi e la produzione di fumi. Se i parametri sono rispettati, allora rilascia le dovute certificazioni, senza le quali si è passibili di sanzioni amministrative che arrivano anche a 3000 euro.

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