Ci sono diversi designi che si possono usare per posare i pavimenti, sia che si tratti di una casa nuova appena realizzata o dopo opere di ristrutturazione che spesso richiedono l’intervento del ritiro calcinacci Roma
La classica posa a correre: pro e contro
Si chiama posa a correre quelle per posare nuovi pavimenti, anche dopo opere di demolizione in cui chiamare anche il ritiro calcinacci Roma, quando lo scarto della fila viene usato per iniziare quelle successiva.
È un sistema che riduce molti i tagli e anche lo scarto. Questo significa che la posa è più veloce e lo scarto è minore, senza dover prendere grandi quantità di pavimento in più. Questo disegno ha il vantaggio di mettere in risalto la bellezza del pavimento, soprattutto sui grandi formati in legno o finto tale. L’aspetto finale è naturale e mai troppo artificiale. È facile da fare e, chi se ne intende un po’ di bricolage e lavoretti di casa, può procedere in autonomia.
La spina di pesce: pregi e difetti
La spina di pesce è un disegno di posa piuttosto diffuso. I listelli vengono messi a 90° l’uno rispetto all’altro in modo che la testa di uno finisca nel fianco dell’altro.
In questo caso, si devono tagliere solo i listelli che si trovano lungo il perimetro perciò non ci sono tanti tagli da fare, riducendo lo scarto. Tuttavia ci vuole comunque un certo lavoro perciò gli operai lavoreranno per diverse ore
La spina ungherese: vantaggi e svantaggi
La spine ungherese è una variante della spina di spina classica. È piuttosto articolato che difficilmente si riesce a fare in autonomia, come invece capita con la posa a correre. Tuti i listelli vanno tagliati a 45 o 60° per far combaciare le teste e creare delle specie di V.
È un disegno che aggiunge carattere e sofisticatezza ai locali. Richiede però lunghe ore di lavoro e genera molto scarto. È quindi necessario acquistare circa il 20 – 25 % in più di pavimento rispetto alla superfice, con una conseguente spesa extra che si aggiunge a quelle di lavoro degli operai che saranno impegnati per molte ore.