Quando una persona anziana perde la sua indipendenza e autonomia, la famiglia ha praticamente due soluzioni tra cui scegliere: lasciarlo a casa con badanti Milano oppure ricoverato in casa di riposo. Oggi vediamo in particolare in quali sono i punti deboli del ricovero in RSA per cui tanti oggi preferiscono rivolgersi alle assistenti domiciliari.

Un ambiente sconosciuto

Uno dei problemi che le persone anziane ricoverate in casa di riposo affrontano l’ambiente sconosciuto. Rappresenta un problema soprattutto per le persone con qualche difficoltà cognitiva che si trovano in uno spazio alieno confondendoli ancora di più.

Spesso è per questo motivo che le persone ricoverate da poco hanno delle crisi e tentano di scappare dalla struttura perché non capiscono proprio dove si trovano. Stando a casa, questo rischio ovviamente è minore.

Pochi assistenti

Il personale medico e assistenziale nelle residenze per anziani è sicuramente preparato e valido, ma spesso insufficiente per il numero di pazienti ricoverati. Solo grazie alle badanti Milano si può ottenere un rapporto paziente assistito di uno a uno, cosa che assicura un’assistenza personalizzata e non-stop impossibile da avere casa di riposo.

Attività insufficienti

È vero che nelle case di riposo sono organizzate attività per intrattenere e per tenere attivi gli anziani, ma risultano insufficienti per coprire tutte le ore della giornata. Il risultato di ciò che molti anziani si annoiano e vengono semplicemente parcheggiati davanti alla televisione.

Stando a casa, invece, la solita routine rimane intatta anche piccole cose, come uscire a prendere il giornale, aiutano a non annoiarsi e restare più attivi non solo fisicamente ma anche mentalmente.

Visite dei famigliari sporadiche

Uno dei motivi per cui tante famiglie hanno deciso di evitare il ricovero in casa di riposo è legato alle visite. È difatti più facile andare a trovare un anziano a casa sua piuttosto che in una residenza per anziani, la quale spesso è lontana o comunque non è un ambiente adatto soprattutto ai bambini più piccoli anche perché ci sono pazienti più gravi che possono anche spaventare.

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