La musica folk è un genere popolare che si è sviluppato nella seconda metà del ventesimo secolo, talvolta è intesa come un modo di preservare qualcosa legata alla cultura passata di un popolo, per questo motivo è considerata un genere universale, la si può trovare praticamente in tute le società del mondo.

Trasmette da tempo immemorabile le tradizioni delle classi sociali più povere, con canti e balli che si tramandano di generazioni in generazioni, con le sue ballate al ritmo di strumenti tipici locali, magari costruiti in maniera artigianale e che quasi sempre venivano suonati ad orecchio.

E’ un genere che interessa un popolo di una precisa area geografica, con la sua storia, il suoi costumi e le sue usanze, non è legata ad un autore in particolare, infatti molto spesso l’autore è anonimo.

Inizialmente erano delle tradizioni orali da tramandare alle future generazioni, venivano usate per commemorare eventi storici, commemorazioni particolari come la Pasqua o il Natale o personali, come matrimoni, decessi o semplicemente per distinguere i cicli annuali dei lavori agricoli, come ad esempio il raccolto.

Le canzoni folk possono essere suddivise in base ai temi che trattano ed alle funzioni per cui sono nate, possono essere legate al mondo dei bambini, ed essere canti amorosi per esprimere i sentimenti materni, come ninna nanne o filastrocche infantili.

Può essere una musica da ballo, ma anche un canto per esprimere le dure condizioni di lavoro, il disagio e la sofferenza o ritmare il lavoro, un tempo intonarli sembrava rendere il lavoro meno pesante.

Le canzoni folk raccontano anche di proteste contro la povertà e le dure condizioni di lavoro, sull’emarginazione, le guerre o il carcere.

Questo genere di musica ha la funzione di unire coloro che la eseguono con coloro che l’ascoltano, facendoli sentire come una parte unica della collettività, i canti più diffusi sono quelli di lavoro e quelli con argomento religioso.